Prosegue la battaglia dei balneatori affinché la categoria sia esclusa dalla direttiva Bolkestein. Oggi un altro incontro si è svolto a Roma tra le associazioni di categoria, il governo nazionale e le Regioni sulla vertenza balneari, alla quale ha partecipato per l'Abruzzo anche il vicepresidente nazionale di Fiba-Confesercenti Antonio La Torre, assieme al coordinatore regionale dell'organizzazione Ciro Gorilla. A rischio, in quella che è stata definita "vertenza del mare", sono circa 800 piccole e medie imprese abruzzesi a conduzione familiare nel settore balneare. «Si ricomincia da capo - dice La Torre appena uscito dalla riunione presieduta dal ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto ed alla quale ha partecipato anche l'assessore abruzzese Mauro Di Dalmazio - ora tutti gli sforzi verranno concentrati sull'uscita della nostra categoria dalla direttiva Bolkestein. C'è tempo fino al 31 dicembre di quest'anno e il ministro Fitto si è impegnato a portare questa posizione nel Consiglio dei ministri».
L'azione delle associazioni di categoria dunque si fa più intensa: «Ora è necessario attivare tutti i contatti con i gruppi parlamentari e i ministri - dice La Torre - affinché la procedura non venga ostacolata in parlamento. Le resistenze sono molte ma noi andiamo avanti per la nostra strada. È importante raggiungere questo obiettivo: dopo si tornerà a discutere di canoni, legge quadro e revisione normativa. Ma le imprese vanno salvate – conclude - e noi siamo pronti ad ogni azione affinché le spiagge italiane vengano tutelate».
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